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La pulizia dei denti fa male? Sfatiamo un mito!

 28 gennaio 2022
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 Categoria: Salute
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 Scritto da: admin
pulizia dei denti

Recarsi presso uno studio odontoiatrico per effettuare un’igiene orale professionale consente di portare avanti nel tempo un processo di prevenzione, utile a minimizzare il rischio che si verifichino problematiche importanti, che possono affliggere il nostro cavo orale.


Un tema che può sembrare banale, ma che invece è particolarmente ricorrente in materia, è quello del “timore di provare dolore”.

Trattasi di un classico spauracchio, che a volte genera vere e proprie fobie che allontanano il paziente dalla sedia del dentista, soprattutto in pazienti con una difficile gestione degli stati ansiosi.


Il farsi mettere le mani in bocca da un’igienista dentale ci fa spesso porre una domanda, realmente digitata sui motori di ricerca, ossia “la pulizia dei denti fa male?”.


Sono quesiti che un odontoiatra non manca di sentire durante le sue giornate lavorative, timori sicuramente comprensibili ma fino a un certo punto.



Connotazioni psicologiche sulla figura dell’odontoiatra


Le paure del dentista non derivano solo dal sentito dire, ma anche da esperienze pregresse che possiamo aver vissuto anche molti anni prima.


Non è così raro il verificarsi di un evento traumatico nel passato, se andiamo a considerare quella che è stata l’evoluzione delle tecniche odontoiatriche nel tempo (oggi esistono metodologie di intervento decisamente meno invasive rispetto a 20-30 anni fa).


Un altro aspetto psicologico che spesso non consideriamo è il cosiddetto timore instillato sin da bambini dai genitori.


Frasi come “Se non ti comporti bene ti porto dal dentista”, “Se non ti lavi i denti ti verranno i buchi sui denti e dovrò portarti dal dentista”, possono sembrare innoque, ma dette ad un bambino tendono a far instaurare in lui un’associazione negativa nei confronti della figura dell’odontoiatra, materializzando un pericolo che in realtà non esiste.


Queste insicurezze e timori possono rendere difficile rapportarsi col dentista anche per trattamenti davvero routinari e per nulla invasivi, come appunto può essere una semplice pulizia dei denti!



L’importanza di una buona igiene orale professionale


Dobbiamo sempre ricordare che l’igiene orale professionale porta con se due potenziali vantaggi:


  • 1. la sicurezza di prevenire problematiche future per i nostri denti, ben più complesse da risolvere se scoperte in ritardo.


    Solitamente l’odontoiatra che conosce la storia del nostro livello di salute orale saprà indicarci i giusti intervalli di tempo per presentarsi alla prossima igiene professionale (6 mesi o anche oltre per pazienti che non presentano particolari problematiche, 3-4 mesi per pazienti con tendenze alla formazione di parodontopatie)


  • 2. una diversa percezione della nostra immagine, sia per noi stessi che verso il prossimo.


    Questa percezione aumenta ancor di più con il passare dell’età. Una persona anziana con una dentatura ottimale e senza macchie viene realmente percepita come più giovane e in buone condizioni di salute!



C’è addirittura chi ritiene che una persona con una dentatura curata si possa definire come più intelligente o di successo.


Paradossale, quindi, è come la consapevolezza dell’importanza che la pulizia dei denti ha, si vada a scontrare con il timore che il dentista che se ne prende cura possa farci provare dolore.



Perché la pulizia dei denti non deve essere temuta


Per sfatare il mito del sentire male durante la pulizia dei denti possiamo dire subito che moltissimo è cambiato rispetto al passato.


Pensiamo, ad esempio a quanto oggi sono cambiate:


  • · le procedure;

  • · il tipo di strumentazioni utilizzate;

  • · i protocolli di cura.



In pratica ci stiamo sempre più spostando da un concetto di odontoiatria invasiva a quello di odontoiatria “minimamente invasiva”, dove si ottiene il massimo risultato intervenendo il meno possibile.


Se nel passato un controllo odontoiatrico di pulizia dei denti portava alla luce una carie importante, poteva significare automaticamente la necessità di dover estrarre quel dente. Ora le procedure di conservativa aiutano tantissimo ad evitare tutto questo.


La minima invasività si riscontra anche in semplici trattamenti di igiene orale professionale, partendo da strumenti con:


  • · punte sempre più sottili;

  • · polveri per rimuovere pigmentazioni sempre più delicate.



In pazienti che hanno la tendenza ad incorrere in infezioni, infiammazioni o parodontiti (quindi necessitano di sedute ravvicinate) è anche possibile valutare l’utilizzo di anestesie coscienti, per far si che il paziente avverta meno fastidio possibile durante l’igiene.


Inoltre la cura che riesce a mettere un’igienista dentale nel compiere il suo lavoro di pulizia è sicuramente meno invasiva rispetto a quello che spesso riusciamo a fare noi a casa con un errato spazzolamento dentale, provocando abrasioni ed innalzamenti della gengiva.


Di sicuro, quindi, una pulizia dentale professionale è oggigiorno poco invasiva e non dolorosa.


Si può, al massimo, percepire una certa sensibilità quando si passa sui colletti scoperti (creatisi per recessione gengivale), ma è una sensazione del tutto sopportabile e gestita anche dall’igienista con delle piccole pause.


Un eventuale sanguinamento gengivale è del tutto normale durante l’igiene, è solo segno che c’era necessità di sfiammare i tessuti gengivali.


Ricordatevi, quindi, che una buona igiene orale dal dentista non provoca:


  • · problematiche allo smalto;

  • · innalzamento delle gengive.



Bensì è a tutti gli effetti una prestazione medica di fondamentale importanza per la nostra salute.


I timori devono esserci per quello che può accadere se non curiamo i nostri denti al meglio e non preveniamo con pochi semplici accorgimenti a casa, non con le sedute di igiene orale professionale, per le quali non c’è temere alcun dolore o fastidio.


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