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Quando è bene affidarsi ad un proctologo: consigli utili

 28 febbraio 2020
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 Categoria: Salute
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 Scritto da: admin
proctologo

Ci sono alcuni problemi di salute che risultano molto delicati e che comportano anche un certo grado di imbarazzo. Tra questi, tutti i problemi che riguardano l'apparato colon-rettale e l’ano. Nonostante l’imbarazzo, è di fondamentale importanza parlare quanto prima con il proprio medico curante della presenza di questi problemi, così che sia possibile controllare la situazione in modo tempestivo e far sì di trovare una risoluzione. Dopo aver risolto il problema è poi possibile tornare alla propria routine quotidiana senza alcuna difficoltà. Sì, perché purtroppo i problemi all'apparato colon-rettale e all’ano, se si protraggono a lungo, possono comportare una notevole difficoltà nello svolgimento delle proprie attività quotidiane.



L’importanza di scegliere un proctologo professionale


È prima di tutto importante cercare di capire quali caratteristiche deve possedere un proctologo affinchè lo si possa ritenere affidabile e professionale. Innanzitutto deve essere un proctologo con una lunga esperienza alle spalle in modo tale da avere la certezza di aver maturato l’insieme delle esperienze e cognizioni specifiche necessarie per svolgere in modo ottimale la propria professione, oltre a possedere doti di gentilezza e accoglienza, in modo da mettere i pazienti del tutto a loro agio di fronte a problematiche delicate come la patologie dell’apparato colon-rettale.


Infine deve anche essere in grado di mettere in pratica tecniche innovative, come ad esempio la crioterapia selettiva per il trattamento delle emorroidi, giusto per fare un esempio su tutti. Se è necessario rivolgersi ad un proctologo a Roma, è ad esempio possibile fare affidamento sul dottor Mario Petracca, conosciuto ormai in tutta Italia.



Quando è necessario rivolgersi a un proctologo?


Ma quando è bene affidarsi ad un proctologo? I sintomi dei problemi all'apparato colon-rettale e all’ano sono innumerevoli. Si va da crampi e dolori addominale, a nausea, stitichezza, diarrea che si prolungano a lungo nel tempo. Anche i dolori anali sono ovviamente un sintomo da prendere in considerazione, così come l’eventuale presenza di sangue nelle feci. Questo genere di sintomi possono essere causati da emorroidi, ragadi, prolasso rettale, presenza di polipi, morbi e sindromi di varia tipologia e gravità, dal morbo di Crohn ad esempio alla sindrome del colon irritabile. Solo un professionista è in grado di leggere questi sintomi e di eseguire una diagnosi adeguata, dopo aver ovviamente effettuato una visita di controllo.


La visita di controllo effettuata dal proctologo può risultare leggermente fastidiosa, impossible affermare il contrario. Si tratta però di una visita che ha una breve durata, di solito infatti sono sufficienti una decina di minuti. Si tratta inoltre di una visita che porta quasi sempre ad una comprensione immediata del problema e all'individuazione del trattamento più adatto al fine di risolvere nel modo migliore il problema.



Se si ha paura del proctologo


Proprio perché si tratta di una visita che può essere fastidiosa, proprio perché i problemi possono comportare dolore e anche un certo imbarazzo, è possibile chiedere al proctologo di riferimento di effettuare una prima visita conoscitiva. In questo modo è possibile rendersi conto se la persona che ci troviamo di fronte è proprio la figura professionale adatta alle nostre esigenze e se davvero è in grado di metterci del tutto a proprio agio. Può sembrare scontato, ma spesso sentirsi a proprio agio è proprio ciò di cui si ha bisogno per sottoporsi alle cure dei medici, ai trattamenti, agli interventi che possono risultare più o meno invasivi.


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