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Caffeina: proprietà, benefici ed effetti negativi

 10 febbraio 2020
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 Categoria: Salute
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 Scritto da: admin
caffeina benefici e effetti negativi

Chiunque conosce la caffeina. Si tratta di una sostanza riconducibile alla nota bevanda, regolarmente consumata da un numero enorme di persone in tutto il mondo. Rispetto a questo stimolante, ci si riferisce spesso in tono negativo. Trattandosi di una sostanza eccitante, utilizzata da chi deve mantenere un alto livello di concentrazione.


In tal senso, studenti o persone che lavorano di notte, possono ottenere buoni risultati dal consumo del caffè (e della caffeina più genericamente). Al di là di questi effetti immediati però, vengono imputati a tale stimolante anche delle controindicazioni non indifferenti.


In questo articolo andremo a individuare effetti benefici e negativi della caffeina, scoprendo quanto conosciamo realmente di questa sostanza.



Effetti benefici


Come appena detto, la protagonista di questo articolo è un eccitante. Gli effetti del caffè, effettivamente, sono piuttosto tangibili da chiunque assuma tale bevanda sia occasionalmente che abitualmente.


Pochi sanno, per esempio, che la caffeina aiuta a contrastare malattie piuttosto gravi e debilitanti come Parkinson o Alzheimer. Nonostante questi effetti positivi siano stati scientificamente provati, gli studiosi stanno ancora cercando di capire come realmente tale sostanza contrasti l’insorgere di queste.


Le proprietà vasocostrittrici legate alla sostanza, possono risultare un inaspettato aiuto, per esempio, in caso di un leggero mal di testa o problematiche simili. Di fatto, sempre con le dovute proporzioni, il caffè può essere talvolta considerato come una sorta di analgesico. Non per niente la caffeina è presente in alcuni prodotti farmaceutici di questo tipo.


Anche per chi sta cercando di perdere peso, l’assunzione regolare e contenuta di caffeina può risultare un piccolo vantaggio. Essa infatti, contribuisce ad aumentare il metabolismo e, di conseguenza, a bruciare i grassi.


Per quanto concerne il diabete di tipo 2, la più diffusa, viene contrastato da questo stimolante. Essa viene causata dall’alterazione della quantità o del funzionamento dell’insulina (ormone che gestisce l’apporto di glucosio distribuito alle cellule). In tal senso, alcuni studi hanno accertato come i bevitori abituali di caffè tendono a ridurre il rischio di diabete. Infine, va tenuto anche conto che l’assunzione di caffè può aiutare a regolare i ritmi cardiaci e a contrastare, seppur in maniera lieve, eventuali problemi a livello cardiocircolatorio.



Controindicazioni


Se abbiamo voluto partire in maniera positiva, elencando i potenziali effetti positivi, va detto che l’abuso di tale sostanza può essere estremamente dannoso. A tal proposito, va comunque tenuto conto che, oltre al caffè, questo stimolante è presente in tanti altri alimenti piuttosto diffusi, come vedremo in seguito.


A prescindere da ciò, esagerare con le dosi giornaliere può portare a problematiche di entità piuttosto contenute. Il primo ed evidente segnale in tal senso è l’insonnia. Trattandosi di uno stimolante infatti, è sconsigliato bere caffè di sera/notte. Altro effetto di lieve entità può essere legato alla stimolazione intestinale che, se abbinata a colon irritabile, può portare ad attacchi di dissenteria anche piuttosto intensi.



L’abuso di caffeina


Ovviamente insonnia e dissenteria, soprattutto se di lieve entità, non sono problemi di cui spaventarsi. La situazione cambia se si va oltre il dosaggio giornaliero consentito in maniera consistente.


Tale quantità è difficile da definire, visto che molto dipende da tipo di metabolismo, età e peso corporeo di un consumatore. Generalmente un adulto sano, di media corporatura, può consumare fino a quattro tazzine di caffè senza che si possa parlare di abuso.


I risultati tangibili che comporta un consumo smodato di caffeina variano dalle tachicardie alle aritmie, spaziando da un sovraccarico dei reni sino a problemi legati alla respirazione.



Cibi che la contengono


Come già affermato, vi sono diversi prodotti che, seppur in quantità minore rispetto al caffè, contengono tale sostanza. Tra di esse figurano:


  • - thé e tisane

  • - bevande analcoliche (come la Coca Cola ma soprattutto come le bevande energetiche)

  • - cioccolato

  • - dolci e gelati

  • - liquori

  • - integratori alimentari


Una quantità, seppur minima, è registrata anche in alcuni particolari tipi di cosmetici. Dunque quando si parla di "abuso di caffeina" è bene intendere il consumo generale della sostanza e non solo la bevanda da cui prende il nome.



Come ridurne il consumo (devo linkare un articolo tema caffè di cicoria)


Molte persone, soprattutto quando si tratta di bere caffè, non riescono a limitare il consumo di caffeina. Per molte persone, l’effetto di questa sostanza diventa qualcosa di molto simile alla tossicodipendenza, tanto che è difficile non solo smettere, ma anche ridurre i caffè giornalieri.


Come fare dunque per limitare il consumo della bevanda? La via più semplice è quella di trovare delle alternative. Tra di esse figurano alcuni prodotti piuttosto noti, come il caffè d’orzo oppure il meno conosciuto caffè di cicoria, che si sta ritagliando un numero di consumatori sempre più elevato (anche grazie ai suoi effetti benefici). Ovviamente, il gusto di questi “surrogati” è ben diverso da quello di un buon caffè espresso. Nonostante ciò, con un po’ di pazienza, l’abitudine di consumare un’alternativa può permettere al consumatore di ridurre sostanzialmente la presenza di caffeina nel suo fisico.


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