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Nevo verrucoso: cos'è e come riconoscerlo?

 27 novembre 2019
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 Categoria: Salute
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 Scritto da: admin
nevo verrucoso

Cos'è un nevo verrucoso? Si tratta di una condizione grave? Cosa bisogna fare in casi di dubbi? Invece cosa dobbiamo fare si stacca il nevo verrucoso? Che significa il termine nevo verrucoso maligno o moriforme?


In quest’articolo analizzeremo nel dettaglio questo problema della pelle ponendo l’attenzione sugli aspetti fondamentali come: riconoscimento, tipologie di test da eseguire, quali trattamenti sono attualmente disponibili e quando bisogna preoccuparsi.



Cosa è un nevo?


Prima di parlare dettagliatamente del nevo verrucoso è fondamentale trattare l’argomento dei nevi più in generale. Con la parola "nevi" ci riferiamo a quelli che normalmente chiamiamo "nei". Il nevo è una patologia della pelle provocata dall’accumulo tra la pelle di melanociti. Questi accumuli si presentano con la comparsa di lesioni a forma di chiazze oppure mediante lesioni nodulari.


I nevi sono delle neoformazioni cutanee nelle quali le cellule, che sono adette alla produzione di melanina (la sostanza che protegge dai raggi solari,) vanno ad accumularsi, originando in tal modo questa tipologia di macchia sulla cute.


In linea generale i nevi che sorgono sulla pelle non si presentano con dei sintomi precisi e frequentemente, a meno che non si effettuano esami specifici, nemmeno non ci si accorge della loro presenza. Invece, in altre circostanze, quando i nevi diventano grandi, possono diventare una fonte di preoccupazione e disagio a livello estetico.


Esistono diverse tipologie di nevi, ciascuna identificata e catalogata in base a determinate caratteristiche come la parte del corpo in cui hanno origine, la loro forma e l’aspetto. Anche se frequentemente i nevi hanno la tendenza a rimanere costanti con il trascorrere del tempo, c’è la possibilità che essi mutano forma ed aspetto. Per questa ragione è necessario averli sempre sotto osservazione.



Come si presenta un nevo verrucoso?


Capita spesso di sottovalutare la comparsa di un nevo, specie quando esso è piccolissimo e innavertibile al tatto. Però quando ci troviamo di fronte alla comparsa di un nevo verrucoso (detto anche neo verrucoso), esso presenta delle caratteristiche ben precise come:


  • - il colore è mutevole e può assumere una tonalità nera, rossastra o bruna;

  • - la parete esterna del nevo verrucoso risulta papillomatosa;

  • - possiede una forma rotonda ed è in rilievo;

  • - può risultare peduncolato;

  • - potrebbe essere coperto da peli.


In medicina questo tipo di nevo è noto anche con il nome di nevo moriforme poiché risulta in rilievo e fa ricordare una mora. Qui sotto riportiamo un’immagine di un nevo verrucoso sulla spalla:


nevo verrucoso

Un nevo verrucoso può comparire in una qualunque zona del corpo, compreso il cuoio capelluto. Infatti la presenza di un nevo verrucoso in testa non è una cosa rara.



Tipologie di nevo verrucoso


Il nevo verrucoso è la tipologia di neo che maggiormente ha la possibilità di trasformarsi in un tumore maligno. Quando si scopre di avere un nevo verrucoso il consiglio è quello di rivolgersi prontamente al proprio dermatologo di fiducia per effettuare una mappatre dei nei. Esistono molti tipi di nei verrucosi, tra i cui i principali sono:


  • Nevo verrucoso moriforme: si tratta di un nevo in rilievo, di forma rotonda e caratterizzato da una superficie papillomatosa o mammellonata. Ha un colore che può variare dal rosso fino a diventare nero o bruno. Qualvolta ha un forma peduncalante.


  • nevo verrucoso moriforme
  • Il nevo verrucoso lineare è invece una lesione cutanea simile al tumore ma di origine benigna e si caratterizza da iperplasia delle parti dell’epidermide come ad esempio l’ipercheratosi, acantosi o papillomatosi. Fu individuato da un coppia di dermatologi nel lontano 1971.


    Il nevo verrucoso lineare si mostra come un rialzamento lineare costituito da una forma verrucosa che al tatto può risulare ruvida e che accompagna le linee di Blaschko, fermandosi all’altezza della linea mediana. Qualvolta può essere accompagnato da chiazze simili ad eczema o da chiazze lichenoidi o a foram di psoriasi.


    Il nevo verrucoso lineare è soggetto frequentemente a infiammazione, prurito, eczema e qualche volta ad infezioni. In base a studi recenti questo tipo di nevo verrucoso interessa in modo particolare le donne e si presenta principalmente sulla parte sinistra del corpo.


    nevo verrucoso lineare

    Il trattamento di un nevo verrucoso lineare prevede una visita dal proprio dermatologo di fiducia permette di distinguere un nevo verrucoso lineare da differenti patologie della cute come ad esempio blaschkite di Marot o di Grosshans, lichen striato, lichen verrucoso, psioriasi lineare o nevo verrucoso semplice.


  • Nevo verrucoso congenito: fa la sua comparsa sin dalla nascita e può avere un diametro che va da 1,5 cm fino ad arrivare a 20 cm. E’ caratterizzato da un colore nero o marrone. Diverse tipologie di nevo verrucoso congenito possono avere una distribuzione di tipo metamerica, ricoprendo grandi superfici di pelle e in tal caso di parla di nevo a mantellina o nevo a mutandina. Sopra le zone pigmentate piane possono comparire frequentemente dei noduli e una accentuata peluria.



Quindi una la visita dermatologica può portare ad una diagnosi corretta anche se attualmente non sono disponbili trattamenti ottimali per queste lesioni della pelle che in ogni caso posso essere trattare per via chirurgica. Per il nevo verrucoso lineare può essere utile il tattamento con il laser di tipo Erbitum-YAG.



Bisogna precisare che il nevo verrucoso moriforme non è l’unica tipologia di neo che può trasformarsi in un tumore maligno, ne esistono anche altri, però sicuramente è quello che ha più possibilità di mutare.


Per tale ragione è fondamentale eseguire in modo periodico una mappatura dei nei non appena si dovesse scoprire la presenza di un nevo in rilievo e dalle grandi dimensioni.


Quindi risulta di vitale importanza una diagnosi precoce del nevo verrucoso con lo scopo di scongiurare un potenziale mutamento in un tumore maligno.



Un nevo verrucoso quando è pericoloso?


Al fine di determinare se un nevo verrucoso moriforme è pericoloso, un dermatologo effettuerà una valutazione precisa di determinate caratteristiche per determinare se il nevo verrucoso è mutato in tumore.


Tra le principali caratteristiche da esaminare sono le seguenti:


  • - la colorazione del neo è variabile;

  • - se il neo presenta una forma simmetrica;

  • - se il neo supera le dimensioni di 6 millimetri;

  • - se il neo manifesta una propensione ad ingrandirsi;

  • - se i bordi risultano frastagliati o meno.


Quando il medico noterà dei cambiamenti, specie per ciò che riguarda la forma e la struttura del nevo, procederà quasi sicuramente all’asportazione chirurgica del nevo verrucoso.


Per effettuare una valutazione più accurata il dermatologo potrà avvalersi di un mezzo non invasivo, studiato per analizzare microscopicamente i nei, ossia può far della tecnica della microscopia ad epiluminiscenza che consentirà di analizzare dal vivo la struttura pigmentata della cute.


Se sulla propria pelle sono presenti molti nevi e non ne comprendiamo la natura, se abbiamo il dubbio di avere un nevo verrucoso, allora il consogli è quello di affidarsi al proprio dermatologo di fiducia che procederà a fare le dovute analisi, al fine di scongiurare che questi possano mutare in possibili tumori maligni.



Cosa fare se si stacca il nevo verrucoso?


Esiste la possbilità che in determinate circostanze posso verificarsi il distacco del nevo verrucoso dalla propria sede, dando luogo a ferite che difficilmente guariscono. Quando accade che il nevo verrucoso si stacca occorre prontamente recarsi dal proprio dermatologo che avrà modo di trattare opportunamente la ferita. In ogni caso il fatto in sé non è grave ma è consigliato comunque farsi controllare da uno specialista.



Rimozione dei nevi


I nevi verrucosi vengono asportati chirurgicamente ogni giorno per diverse ragioni. E’ possibile procedere alla rimozione di un nevo mediante due metodologie chirurgiche:


  • - rimozione mediante l’esecuzione di un’incisione che prevede l’applicazione di punti o meno;


  • - asportazione della rasatura mediante un bisturi senza applicare punti di sutura;


  • - Nonostante l’asportazione chirurgica di un nevo mediante l’utilizzo di un laser sia stata ampiamente sperimentata, essa non rappresenta una soluzione ottimale in quanto molti nevi sono profondi e non solamente superficiali. Infatti il laser non è in grado di penetrare sufficientemente in profondità e inoltre, venendo in tal modo bruciato, non rimane tessuto per eseguire un esame istologico.



nevo verrucoso asportazione

Rischi nell'asportazione di un nevo verrucoso


I rischi legati all’asportazione di un nevo verrucoso sono legati all’insorgenza di possibili infezioni oppure a fenomeni di reazione allergica all’anestetico iniettato, seppure questi episodi sono poco frequenti. In ogni caso si consiglia di affidarsi nelle mani di un dermatologo o chirurgo comprovata esperienza in campo in modo da minimizzare eventuali rischi legati all’asportazione.


Ulteriori rischi possono derivare dalla zona da cui si vuole rimuovere un nevo e dalla tecnica utilizzata. Uno fattori più critici nella rimozione di un nevo è rappresentato dalla cicatrice. Infatti basti pensare che la maggior parte delle persone decide di rimuovere un nevo per questioni estetiche, senza sapere che una rimozione è sempre soggetta alla presenza di una cicatrice. Spesso il chirurgo è capace di prevedere il tipo di cicatrice che inevitabilmente si originerà una volta asportato il nevo, quindi è possibile valutare se è il caso di provedere o meno.



Fattori di rischio per la comparsa del nevo verrucoso


Relativamente ai fattori di rischio legati alla presenzsa di un nevo verrucoso, come pure per altre tipologie di nevi, è possible affermare che essi si presentano sia nel sesso maschile che femminile, senza distinzione.


Le persone in età adulta che sono di etnia caucastica presentano una più alta probabilità di sviluppare nevi verrucosi. Però questo non sta indicare che altre entie non siano interessate. È solamente un dato statistico che segnala i bisogno di effettuare più controlli specifici per chi possiede un tipo di pelle chiara.


Invece è possibile fare una precisa distinzione in base all’età delle persone. Con l’andare degli anni la percentuale di nevi incrementa gradualmente fino ad arrivare ad una media di circa 15 nevi nell’età adulta.


Dopo i 30 anni c’è la possibilità di comparsa di nuovi nevi, anche se sono dei casi poco frequenti. Mentre la comparsa di nevi diventa quasi nulla nelle persone anziane.


Un altro fattore di rischio da considerare, oltre l’età, è rappresentato dall’ereditarietà. Anche se tale argomento è tutt’ora fonte di dibattito per la ricerca scientifica.


In conclusione, essendo un problema legato alla pelle che potenzialmente può mutare in un tumore maligno, non biosgna dimenticare che tutti i nevi, specie il nevo verrucoso, devono essere sempre tenuti sotto controllo.


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