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Pillola del benessere: scopriamo cosa sono e a cosa servono

 04 giugno 2018
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 Categoria: Benessere
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 Scritto da: admin
pillola del benessere

Ogni mese esce una nuova pillola, da quella che combatte il grasso a quella che dona una efficace abbronzatura, da quella per sconfiggere la timidezza a quella che riduce la dipendenza dal gioco d'azzardo e dallo shopping nevrotico.


Sono le pillole cosiddette del benessere, che non rispondono a una richiesta di salute ma piuttosto a uno stato di benessere psicofisico, a quel desiderio di volersi piacere in maniera tale da ricorrere alla medicina. Il contraltare farmacologico della chirurgia estetica, per così dire.


Quali sono queste pillole e quali meccanismi biochimici scatenano? E soprattutto, sono davvero efficaci? Sarà quello delle pillole del benessere uno dei filoni di sviluppo della moderna farmacologia?



La pillola antishopping


Contro lo shopping frenetico, da nevrosi e la dipendenza da gioco d'azzardo si sta sperimentando una pillola rivoluzionaria. La molecola che ne è alla base si chiama naltrexone: una sostanza proposta originariamente per il trattamento delle tossicodipendenze da eroina e successivamente di altre dipendenze, come quella da alcol.


Si tratta di una molecola che ha azione antagonista sui recettori degli oppioidi, cioè blocca la loro azione. Gli oppioidi endogeni, come le endorfine, sono sostanze prodotte dal nostro organismo che stanno alla base delle assuefazioni di varia natura, dall'eroina all'alcol, o anche di comportamenti quali il gioco d'azzardo, verso il quale è possibile sviluppare una vera e propria dipendenza.


Il naltrexone combatte tali comportamenti. Più che di una pillola del benessere si tratta di un farmaco vero e proprio, non privo di effetti collaterali, per esempio sul fegato. Pertanto l'impiego della molecola va assolutamente controllato dal medico. E molto difficile curare atteggiamenti maniacali con farmaci. La soluzione migliore è concentrarsi su quali siano le proprie priorità e nei casi più gravi sottoporsi a una psicoterapia.



La pillola del Viagra


Un'altra novità in campo farmacologico è il tadalafil, la molecola contro la disfunzione erettile che promette di avere un effetto nell'arco di 36 ore ed è attualmente in fase di sperimentazione. Il principio è lo stesso del Viagra e cioè la stimolazione di un messaggero intracellulare chiamato GMP (guanosina monofosfato) che serve a dilatare i vasi sanguigni del pene e quindi a sostenere l'erezione.


La maggior durata dell'effetto del nuovo composto è dovuta alle sue caratteristiche farmacocinetiche, le proprietà cioè che regolano assorbimento e permanenza di una molecola nell'organismo. Gli effetti collaterali? Come per il Viagra c'è un fattore di rischio per pazienti con disturbi cardiaci e per eventuali interazioni con alcuni farmaci cardiovascolari. L'attuale sperimentazione clinica sembra dimostrare la relativa sicurezza del tadalafil.



La pillola antifumo: al posto del cerotto antisigaretta


Anche la lotta contro il fumo è uno dei versanti su cui si stanno impegnando le case farmaceutiche. La pillola antifumo, già in commercio, è a base di bupropione, un antidepressivo che ha azione sulle catecolamine cerebrali, una categoria di trasmettitori coinvolti nel senso di benessere e nella depressione.


Secondo studi recenti, la nicotina modifica le catecolamine cerebrali e queste ultime sono coinvolte nei meccanismi di dipendenza dal fumo. Pertanto nella terapia contro il tabagismo, oltre ai cerotti e alle gomme da masticare alla nicotina (una sorta di "metadone" dei fumatori), sono stati utilizzati farmaci antidepressivi, tra cui il bupropione. Esistono studi controllati che ne dimostrano l'effetto, ma attenzione, il farmaco ha effetti collaterali e interazioni e va preso sotto controllo del medico.



La pillola antitimedezza e la pillola della giovenizza


Molto clamore aveva suscitato poco tempo fa l'annuncio di una pillola per la timidezza. La molecola è l'escilatopram, che appartiene alla famiglia degli antidepressivi attivi sulla serotonina, il neurotrasmettitore che controlla il nostro senso di benessere.


E’ derivata da una molecola nota, il citalopram, rispetto alla quale ha un'efficacia maggiore e più rapida. Il farmaco ha un effetto positivo, però non è una pillola da prendere per vincere una normale spontanea timidezza, ma per combattere situazioni patologiche invalidanti dovute a reazioni ansiose e di paura.


Invece la pillola che, a detta dei suoi sostenitori, assomma e sintetizza un po' tutte le altre è quella per eccellenza della giovinezza. Si tratta di un rimedio a base di Dhea, ovvero di diidroepiandrosterone, un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali i cui livelli diminuiscono con l'invecchiamento.


Il farmaco è già in commercio da molti anni, dove sta avendo buon successo. I suoi effetti sono quelli del ringiovanimento della pelle, del sistema immunitario, dell'aumento della libido e della memoria, e del rafforzamento delle ossa e del muscolo cardiaco. Di qui l'idea di utilizzare il Dhea come terapia ormonale sostitutiva per mantenere giovane l'organismo.


La molecola rappresenta uno dei campi più promettenti della farmacologia negli anni a venire, anche se i reali effetti sull'organismo sono ancora tutti da scoprire. In ogni caso va ricordato che si tratta di un ormone e come tale può generare effetti collaterali inattesi.


Intanto nei laboratori di tutto il mondo i ricercatori stanno studiando altre nuove pillole, la cui sperimentazione sull'uomo deve ancora iniziare o è appena stata avviata.



La pillola per far crescere capelli e bicipiti


La più recente: una pillola che fa sviluppare i muscoli anche a chi non fa sport. Lo studio nasce dalle ricerche di un gruppo di scienzati che ha descritto attraverso quali vie biochimiche l'esercizio fisico si traduce in un aumento della muscolatura.


La ricerca è partita per favorire quelle persone alle quali è impossibile fare movimento, come i disabili o i lungodegenti. L'esercizio fisico attiva una specifica proteina, detta chinasi calcio-calmodulina dipendente, che indirettamente controlla l'espressione di centinaia di geni preposti a determinare il numero di mitocondri, i produttori di energia, della cellula muscolare. Un intervento su questa via metabolica permetterebbe quindi di far assumere al muscolo non esercitato le caratteristiche di quello allenato.


Non è ancora accertato che questo sia il reale meccanismo con cui i muscoli aumentano di volume. Pertanto, occorreranno molti dati prima di arrivare a farmaci efficaci.



La pillola anticalvizie


Presto dovrebbe arrivare sul mercato la prima pillola anticalvizie. È a base di finasteride, sostanza che blocca l'enzima responsabile della conversione del testosterone, l'ormone sessuale maschile, a diidrotestosterone, il principale ormone che induce la perdita dei capelli.


In un settore talvolta inquinato dalle promesse di rimedi più o meno miracolosi, la finasteride è un medicinale molto serio, approvato dall'ente di controllo del farmaco americano. Va però ricordato che il prodotto serve solo per la calvizie dell'uomo e non per quella della donna.


La pillola anticalvizie è senz'altro destinata a funzionare. L'effetto farmacologico della finasteride è già conosciuto. Bisogna solo sapere che questo farmaco si usava per curare l'ipertrofia della prostata, dunque può portare a problemi di libido nell'uomo. Questi ultimi effetti sono però reversibili: una volta terminata la cura, infatti, tutto torna come prima.



Considerazioni finali e utili suggerimenti


Come comportarsi allora di fronte a questa babele di novità pronte per entrare in farmacia, che più di un reale benessere rischiano di generare una psicosi della pillola? Occorre ricercare in se stessi le armi per migliorare il proprio corpo.


E comunque per chi vuole ricorrere alle pillole in generale, il consiglio è quello di non essere impazienti. La cosa migliore è aspettare che i farmaci siano dimostrati come validi almeno per qualche mese. È un errore quello di buttarsi subito sull'ultimo preparato. C'è il rischio di incappare in effetti collaterali, non messi bene in luce dalla ricerca.


Basti pensare al caso della pillola antiobesità che è stata sospesa per precauzione in Italia dal dipartimento di Farmacovigilanza del Ministero della Salute. Per non parlare della cerivastatina, il famoso Lipobay, altro farmaco per la lotta all'obesità, sospeso a livello internazionale perché sospettato di aver provocato il decesso di decine di pazienti.


Bisogna ricordare che tutti questi rimedi, anche quelli apparentemente più banali come gli integratori alimentari, sono pur sempre derivati di farmaci seri e potenti a tutti gli effetti. Con tutto il loro carico di effetti collaterali e precauzioni per l'uso.

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