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Sfogo cutaneo: sintomi, possibili cause e rimedi per la cura della dermatite

 08 settembre 2017
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 Categoria: Salute
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 Scritto da: admin
sfogo cutaneo

Con l’espressione sfogo cutaneo si denota un’alterazione dell’aspetto della pelle che comprende sia il colore e sia la percezione al tatto. Infatti uno sfogo cutaneo solitamente si presenta con determinati segnali quali ad esempio uno sfogo cutaneo con prurito seguito da arrossamento, irritazione cutanea, puntini rossi e più in generale con uno sfogo in viso o eruzioni cutanee improvvise (rash cutaneo) e di diversa origine.


L’insorgenza di questi sintomi è solitamente improvvisa e spesso si accompagna anche alla presenza di bolle o bollicine sul corpo o sulle gambe che conferiscono una sensazione di bruciore. Gli sfoghi sulla pelle possono avvenire in qualsiasi parte del corpo come per esempio uno sfogo sul viso, uno sfogo sul collo, oppure uno sfogo sulle gambe ecc. e frequentemente i motivi che provocano la reazione hanno diverse cause e sono piuttosto complesse.


A volte siamo in presenza di sfoghi cutanei da stress ossia in presenza di vere e proprie eruzioni cutanee da stress, mentre in alcuni casi lo sfoghi della pelle sono riconducibili all’assunzione di determinati cibi. In ogni caso vi sono dei rimedi particolari che permettono di prevenire e curare questi sfoghi.



sfogo cutaneo

Quali sono le cause di uno sfogo cutaneo?


Le cause di uno sfogo cutaneo possono essere molteplici. Riportiamo di seguito le più importanti:



  • - Uno sfogo cutaneo da stress può essere diagnosticato solo per esclusione essendo i suoi sintomi uguali alle più svariate tipologie di dermatite: tra i sintomi classici ritroviamo la caratteristica comparsa di macchie e ponfi, infiammazione della pelle, rossore, e frequentemente un forte prurito.


    In tal caso l'irritazione cutanea da stress è causata dalla sommatizzazione dello stress a carico dell’epidermide e le aree maggiormente colpite sono il volto con sfoghi sul viso, braccia, ascelle, collo, cuoio capelluto, piedi e mani. Di frequente questa tipologia di sfoghi sulla pelle viene scambiata per un eczema da contatto e un eczema allergico. Inoltre lo stress può causare anche una sua caratteristica tipologia di acne acuta.


    Basandosi su specifici test è possibile escludere l’esistenza di uno sfogo allergico e quindi la presenza di possibili allergie e solo successivamente è possibile agire sulla causa dell’sommatizzazione dello stress che provova appunto un'eruzione cutanea da stress.


    Una dermatite da stess può presentarsi con sintomi spiacevoli e spesso con imperfezioni della pelle invalidanti come ad esempio la presenza di acne sul viso in età avanzata.


    I classici sintomi sono costituiti da: rossore, infiammazione della pelle, secchezza e desquamazione, manifestazione bolle, presenza di forte prurito, puntini rossi e foruncoli.


    Alle prime manifestazioni è consigliabile effettuare una visita dermatologica al fine di individuare fattori scatenanti che possono essere diverso dallo uno stato di stress, come ad esempio un’allergia da contatto oppure un fungo.


    Non bisogna mai sottovalutare gli effetti di una dermatite da stress che può colpire entrambi i sessi di ogni età. I suoi sintomi possono comparire in improvvisamente, ossia con eruzioni cutanee improvvise, e spesso in corrispondenza di periodi di forte stress o affaticamento a livello psicofisico.


  • - Uno sfogo cutaneo allergico, indicato anche con il termine dermatite allergica da contatto, si caratterizza per una infiammazione delle pelle che si manifesta quando la cute viene a contatto con un determinato allergene. Uno degli esempi più comuni è rappresentato dall’allergia al nichel: ciò avviene comunemente quando la pelle viene a diretto contatto con gioielli, cositituiti nella maggior parte da nichel e non a caso le parti del corpo maggiormente interessate sono le braccia e e le mani. In tal caso lo sfogo allergico si manifesta i classici sintomi cutanei come rossore, prurito, vesciche, pelle squamosa, e più in generale con gonfiore e bruciore nella zona di contatto.


    Alcune sostanze capaci di provocare una dermatite allergica da contatto sono ad esempio: saponi, ammorbidenti, edera velenosa, detersivi per il bucato, metalli come il nichel, shampoo, farmici per uso topico, guanti in lattice e divese piante. Anche i deodoranti sono capaci di provocare uno sfogo cutaneo sotto le ascelle.


    Vi sono casi in cui una reazione allergica è causata dalla contemporanea esposizione alla luce solare e ad uno specifico allergene. In tal caso si parla di dermatite da contatto fotoallergico e si manifesta frequentemente con creme solari e lozioni dopobarba.


    Ulteriori esempi di questo tipo di uno sfogo cutaneo allergico possono essere legati a temperature estreme, attività fisica intensa e in tal caso lo sfogo cutaneo è riconducibile ad un eritema da sudore caratterizzato da puntini rossi sul corpo. Altre cause sono attribuibili ad agenti ambientali come polvere e pollini oppure peli di cani o gatti.


  • - Sfogo cutaneo alimentare. In tal caso lo sfogo sulla pelle è riconducibile anche a forme di reazione in seguito all’assunzione di particoli alimenti e in tal caso si parla di sfogo alimentare. I cibi che maggiormente posso provocare uno sfogo cutaneo sono i seguenti : nocciole, arachidi, costacei, uova, latte..


  • - Dermatite da pannolino. Come si deduce dal nome stesso, essa è provocata essenzialmente dal contatto della pelle del bambino con il pannolino stesso, specie se c’è forte umidità. La pelle si presenta irritata, arrossata e al tatto risulta calda.


  • - Punture di insetti. In base al tipo di puntura è possibile che si manifesti un ponfo isolato oppure una area più estesa arrossata e gonfia. In presenza di una intensa reazione è possibile la presenza di un edema. La puntura può essere associata a dolore, prurito e intorpidimenti.


  • - Infezioni micotiche. In questi casi si presenta inizialmente un arrossamento e lo sviluppo di squame in una area circoscritta che poi si allarga. All’inzio è possibile confonderla con una intensa desquamazione cutanea e secchezza che può dare prurito.


  • - Reazione all’assunzione di farmaci. Non bisogna trascurare il fatto che frequentemente l’assunzione di antibiotici può generare sfoghi cutanei. Questo tipo di sfogi cutanei vengono anche associati a problemi respiratori e febbre.


  • - Dermatite atopica. Si tratta di un tipo di infiammazione repentina della pelle che si associa ad un fastidioso prurito ed arrossamento. Le parti più colpite sono piedi e mani, come pure l’interno delle ginocchia o del gomito. Qualche volta può presentarsi sul viso, intorno agli occhi, sui polsi o sulle caviglie. In caso di dermatite atopica cronica la pelle diventa prurignosa e può apparire ispessita.


  • - Varicella. Al passare del periodo di incubazione che dura all’incirca 10/20 giorni, la pelle si riveste di piccole macchioline in rilievo, che in poco tempo mutano in vesciche prurignose. Nel caso fosse presente un’infezione di tipo batterica, spesso queste vesciche possono mutare in pustole e una volta seccate si forma una crosta.


  • - Herpes Zoster (fuoco di Sant’Antonio). E’ provocato dal medesimo virus orginario della varicella. Il virus causa un’eruzione cutanea dolorosa, solitamente avente una forma di ovale esteso e che si manifesta su un lato del corpo. Il fuoco di Sant’Antonio porta un dolore tipicamente bruciante e si manifesta anche con altri sintomi come prurito, birvidi, febbre e spossatezza.


  • - Impetigine. Si tratta di un’infezione della pelle che può risultare altamente contagiosa. Vengono colpiti maggiormente i bambini e si manifesta con bolle di aspetto rosso e contenenti siero che posso essere molto prurignose. Le bolle si concentrano più sul viso, braccia, mani, genitali e gmabi e arrivano addirittura a scoppiare, in questo caso i generano delle croste di aspetto giallo/marrone.


  • - LES, Lupus eritematoso sistemico. Questo di tipo di eritema si presenta su pelle e mucose, in modo particolare si manifesta sul viso con la caratteristica forma a farfalla. Inoltre questi eritemi risultano sensibili alla luce del sole e spesso si associano ad alopecia e piaghe sul palato. Solitamente sono interessati più organi come reni ed articolazioni.


  • - Morbillo. Lo sfogo cutaneo è anticipato solitamente da una febbre alta, maggiore di 40°C, mal di testa, malessere generale, rinite e tosse persistente. All’interno del cavo orale, all’altezza dei molari inferiori, si manifestano delle macchie e caratteristiche bollicine a spruzzo, conosciute come macche di Koplik. Dopo circa 4 giorni si manifesta il rash del morbillo caratterizzato da macchie maculo-papulose dietro le orecchie e sul collo che però non prudono. Le macchie cambiano velocemente assumendo un aspetto rosso vivo ed un'altra caratteristica è che i linfonodi della mandibola si ingrossano. Nelle 24 successive l’esantema si estende pian piano alla parte restante del coropo e gradualmente sparisce a partire dal viso.


  • - Psioriasi. E’ una patologia che si contraddistingue da una crescita incontrollata dell’epidermide accompagnata dallo sviluppo di placche rialzate che risultano ricoperte da squalche di aspetto bianco. La psioriasi può avere un’andamento oscillante, può comparire e poi sparire e qualche volta si presenta sulle unghie.


  • - Megaloeritema infettivo. In questo tipo di patologia si manifestano sulle guance delle chiazze rosse che hanno l’aspetto di un viso preso a schiaffi mentre la parte rimanente del viso risulta normale. Le macchie inoltre si espandono su braccia e gambe, però non sul palmo dei piedi o delle mani e poi diventano più chiare nelle parti centrali.


  • - Rosalia. Lo sfogo cutaneo di tale patologia è anticipata nei giorni precedenti da una lieve febbre e malessere. Successivamenre fa la sua comparsa l’esantema maculo-papuloso che ha l’aspetto rosa pallido ed è lievemente pruriginoso. La caratteristica della rosalia è l’ingrandimento dei linfonodi che risulta doloroso, specie quelli relativi ai lati della testa.


  • - Scarlattina. Il rush di questa patologia si manifesta con piccolissimi elementi a capocchia di spillo di aspetto rosso vivo e se vengono schiacciati con un dito tendono a sparire. Di solito esordisce nella parte del bacino e successivamente si espande a volto e tronco. Dopo lo sfogo cutaneao la pelle inizia a squamarsi mentre l’esantema è caratterizzato da bocca arrossata e da una lingua di color bianco su cui appaiono piccole macchie rosse. Qualche volta si presentano tonsille prurulente e arrossate.


  • - Esantema Critico. Dopo circa un periodo di 3-4 giorni di presenza di febbre alta, essa tende a sparire improvvisamente e da qui sorge un rush cutaneo molto simile al morbillo che dura solitamente 48 ore. La caratteristica dell’esantema è che si sposta in diverse parti del corpo con il passare delle ore. In tal caso non è presente prurito e né tantomeno una desquamazione della pelle.




Quali sono i sintomi di uno sfogo cutaneo?


La pelle sottoposta ad uno sfogo cutaneo può dare origine a divesi sintomi quali:


  • - Prurito. Può presentarsi un prurito che può risultare costante oppure avere un andamento a tratti cioè intermittente. Allo stesso modo il prurito può risultare intenso oppure appena percettibile. Nel caso di prurito intenso il paziente tende a grattarsi con forza fino a provocare delle ferite sulla pelle che possono essere a rischio di infezione.


  • - Gonfiore


  • - Vescicole. Risultano nella maggior parte dei casi di color chiaro e non sono altro che delle piccolissime lesioni cutanee della grandezza massimo di 10 millimetri che si presentano in rilievo rispetto alla pelle. All’interno contengono una sostanza sierosa e ricoprano gli strati superficiali della pelle.


  • - Dolore;


  • - Bolle. Sono simile alle vescicole, però si distinguono da esse per la loro grandezza che risulta essere maggiore di 10 millemeti.


  • - Pustole. Si tratta di lesioni della pelle che assomigliano alle bolle o alle vescicole, però di distinguono da esse poiché le pustole contengo pus.


  • - Macule o papule colorate. Le papule sono delle lesioni cutanee che si presantano in rilievi rispetto alla pelle. Le macule al contrario risultano delle lesioni piatte. La grandezza della papule e macchie possono variari in relazione alla tipologia dello sfogo cutaneo in atto e va da pochi millimetri fino ad alcuni centimetri. Inoltre papule e macchie si presantano in modo distinto l’una dall’altra oppure raggruppate vicino tra loro ossia la classica caratteristica a grappololo.


  • - Squame. Non sono altro che delle cellule morte che danno origine a macchie secche.


  • - Foruncoli. Si tratta delle classiche protuberanze che nascono da un’infiammazione del follicolo pelifero, infiammazione solitamente di natura batterica.


  • - Ulcere. Si tratta di ferite cutanee profonde che hanno origine dalla pedita di derma in superficie e a volte dalla perdita di epidermide fino ai strati cutanei più profondi. Le ulcere risultano dolorose e frequentemente sono lungh e difficili da guarire.


  • - Calore


  • - Mutamenti della normale colarazione della pelle. Il classico sfogo cutaneo si presenta con un color rosso, viola o rosa viva. In ogni caso posso presentarsi anche colorazioni blu tendenti al giallo o nero. Solitamente i cambiamenti del colore della pelle sono il preludio per la formazione di papule o macchie oppure zone gonfie.


Come detto precedentemente l’esistenza di una di queste condizioni, che solitamente si presentano con degli sfoghi cutanei, è strettamente correlata alla causa scatenante. Per esempio una determinata condizione può dare origine ad uno sfogo cutaneo caratterizzato da papule che possono dare prurito, mentre altre condizioni possono da luogo ad uno sfogo cutaneo caratterizzato invece da macchie rosse che possono risultare gonfie e calde.



Sfogo cutaneo rimedi


I rimedi per curare uno sfogo cutaneo non sono sempre indispensabili, poiché i segni comparsi sulla pelle possono dissolversi spontaneamente dopo un po di tempo. In generale un possibile trattamento è destinato più che altro ad alleviare i sintomi, prima di tutto il prurito. In alcuni casi, se il quadro clinico si aggrava, può risultare utile l’utilizzo di antistaminici e, per combattere l’infiammazione, l’applicazione di creme a base di cortisone.


Per prevenire uno sfogo cutaneo ci sono delle linee guida da seguire con particolare attenzione, specie per ciò che riguarda la prevenzione, ponendo rimedio in tal modo all’eventuale causa, soprattutto se questa è riconducibile ad un fattore esterno. Nel caso di un’infezione virale essa può essere facilmente individuata e trattata con sucesso dal medico.


Un aspetto importante è quello di non grattarsi per dare sollievo al prurito, poiché lo sfregamento non fa altro che moltiplicare l’infiammazione. E’ necessario non utilizzare abiti stretti e costituiti da fibre sintetiche. Per combattere l'irritazione cutanea spesso risultano utili gli impacchi di ghiaccio oppure un bagno a base di bicorbonato di sodio per disinfettare la pelle.


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