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Tricopigmentazione: quando è utile e in cosa consiste

 30 gennaio 2017
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 Categoria: Salute
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 Scritto da: admin
tricopigmentazione

La Tricopigmentazione è una forma temporanea di micropigmentazione del cuoio capelluto.


In generale, la micropigmentazione (SMP - scalp micro pigmentation) viene utilizzata per donare al cuoio capelluto un effetto di ricrescita o di riempimento, in zone affette da alopecia o da altre forme di calvizie, oppure per migliorare il risultato finale dopo un autotrapianto di capelli.


Le procedure di micropigmentazione sono diventate molto popolari nel corso degli ultimi anni, ma esiste ancora un’asimmetria informativa relativamente a questo tipo di trattamento. Proprio come per il trapianto di capelli, per alcune persone, la micropigmentazione risulta essere la scelta giusta per risolvere il problema della perdita di capelli, considerando diverse variabili, come la forma della testa o il tipo di pelle del viso e del cuoio capelluto, caratteristiche che influenzano notevolmente il risultato e la conseguente soddisfazione finale.


Ma veniamo a noi: qual è la differenza tra micropigmentazione e tricopigmentazione? La tricopigmentazione non è altro che una forma "temporanea" di micropigmentazione, che è invece permanente, e viene spesso utilizzata per l’applicazione del trucco indelebile o per il tatuaggio delle sopracciglia. Tuttavia, la definizione di "temporaneo" e di "permanente", varia a seconda della clinica e del metodo utilizzato. La tricopigmentazione, che è temporanea, dura per un periodo variabile che va dai 6 mesi fino a circa 2-3 anni. Allo stesso tempo, però, alcuni trattamenti di SMP (che dovrebbero essere permanenti) possono sbiadire o addirittura scomparire entro 5 anni, rendendo necessarie ulteriori procedure di ritocco.


La tricopigmentazione avviene nello strato superiore del derma: questo è il secondo strato di pelle e si trova sotto l'epidermide. È fondamentale informarsi in modo approfondito sui pro e i contro prima di decidere di sottoporsi ad un trattamento di tricopigmentazione; il processo è reversibile, anallergico e biocompatibile, grazie all'utilizzo di pigmenti microscopici specifici che possono essere assorbiti dal corpo. La maggior parte dei pazienti che si sottopongono a questo trattamento richiedono almeno una seduta di ritocco entro il primo anno.


Secondo numerosi pareri, il tatuaggio dei capelli (tricopigmentazione), è la strada più semplice da percorrere rispetto alla micropigmentazione permanente. A prima vista questo sembra ovvio, proprio come qualsiasi altra forma di tatuaggio del corpo: infatti la reversibilità è ciò che rende la tricopigmentazione la scelta preferita per un gran numero di pazienti.


In definitiva, in caso di perdita dei capelli, sia che questa avvenga per una forma di alopecia androgenetica, sia che questa sia causata da traumi o cicatrici, la tricopigmentazione può essere una soluzione efficace per risolvere il problema.

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